Vent’anni di Melevisione! Quello che ho realizzato riguardandolo oggi!

Ben trovati, l’argomento di oggi riguarda un “cult” dei nostri tempi (nati dal 94 in poi) , da tutti conosciuta col nome di Melevisione. Ha solleticato un po’ la vostra memoria questa parola? Ebbene, giusto ieri, questo programma per ragazzi, andato in onda per la prima volta nel 1999 e finito nel 2015, ha compiuto vent’anni!

Non vi sto a raccontare la mia emozione, come molti del mio anno, sono cresciuta con Tonio Cartonio e Milo Cotogno, strega Salamandra, strega Varana, fata Lina, principessa Odessa, balia Bea, principe Giglio, lupo Lucio, orco Bruno, genio Abu Zazà, etc, etc. insomma, questo ventennale mi ha fatta tornare bambina per qualche ora, perché per festeggiare questo fantastico programma è stata trasmessa una maratona della Melevisione su rai yoyo giusto ieri sera. Sono stata incollata alla TV dalle 21.15 alle 2 di notte (avevo sonno, ma penso abbiano continuato per tutta la notte o quasi) e ho ricordato tutte quelle cose che mi facevano un sacco ridere, i lavoretti che provavo a fare ma mi mancava sempre qualche materiale e quindi fallivo miseramente. Ma, riguardandolo con occhi ormai non più da bambina ingenua, ho potuto captare delle cose che mi hanno fatto molto piacere; degli insegnamenti, più che altro, che ci venivano regalati a nostra insaputa, perché troppo piccoli per capire.

Un’episodio mi è rimasto molto impresso, perché racconta una realtà che purtroppo è sempre attuale, anche ai giorni nostri. In questa puntata della Melevisione, fata Lina ha un problema, un peso, che non riesce a raccontare e che la logora dentro; cerca Milo disperatamente per un consiglio, ma non trovandolo si reca da strega Varana chiedendole di scambiare la sua voce con l’incantesimo per incenerire. Strega Varana (mi è sempre piaciuta, ma adesso ho imparato ad apprezzarla di più) rifiuta questo scambio, ma non perché la voce di fata Lina fosse brutta ma perché capisce che questo scambio non è giusto, capisce che la ragazza ha un problema grave; quindi decide di andare da Milo a raccontare tutto, preceduta da lupo Lucio che aveva assistito alla scena da dietro un’albero. Milo dopo aver ascoltato le parole dei due, corre a cercare fata Lina; la trova e lei finalmente decide di aprirsi con lui.

Alla fine della puntata, Milo si rivolge ai bambini di città laggiù (quindi a noi) e racconta che cosa gli aveva confessato fata Lina. In pratica, la ragazza aveva ricevuto delle attenzioni non gradite da un cavaliere di Re Quercia, ed era stata “toccata” da lui (non entra nello specifico chiaramente) contro la sua volontà. Milo, cerca di dire il tutto a parole semplici, per far capire di che attenzioni fata Lina è stata vittima e spiega che cosa provoca il non parlare e affrontare questa terribile esperienza, con le seguenti parole: “dentro di noi c’è un armadio, dove si devono conservare anche questi brutti ricordi perché non si ripetano più; perché si possano aprire le ante e guardarli e riguardarli senza più terrore. Perché raccontarli e confidarli, alle persone che ci vogliono bene e che ci proteggono, significa togliere a quei ricordi, a quelle brutte esperienze, il potere della paura. E quindi mi raccomando, raccogli queste indicazioni che ti ho dato come rossi e gustosi lamponi; mordi il frutto della confidenza e sentirai che buon sapore. Adesso devo salutarti, devo andare da Re Quercia, già, devo informarlo dell’accaduto. Può capitare che anche in un bel castello come quello di Re Quercia ci sia qualcuno da cacciare, già, può capitare.” 

Questi sono i programmi per ragazzi\bambini che vogliamo vengano trasmessi; quelli che hanno dei veri insegnamenti e che insegnano i valori veri.

Ma parlando di cose più allegre, in occasione di questo ventennale, quasi tutti i protagonisti del Fantabosco, si sono riuniti per guardare insieme la maratona. Ho guardato tutta la diretta su Instagram di Lorenzo Branchetti (Milo Cotogno), che ci ha fatto incontrare dopo anni e anni anche tutti gli altri, da fata Lina a lupo Lucio.

è stata davvero una bella iniziativa, quella della maratona, anche perché ha fatto davvero molto audience e ci sono stati moltissimi ascolti.

Bene, follettini e follettine, anche questo articolo finisce qui, io vi aspetto con il prossimo articolo e qualche commento ed opinioni sulla Melevisione e il Fantabosco. Ciao (leggetelo con la voce di Tonio o Milo, mentre lo scrivo io immagino le loro voci).

PS: ieri ho ricordato perché qualche volta me ne esco con “uffa uffa uffa arci uffa”, grazie principessa Odessa. 

Baci.

L.R.

 

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